22 giugno 2017
Qual era la vera natura di Lucrezia Borgia? Cosa si celava nel profondo del suo animo? Nell’immaginario collettivo è unanimemente considerata l’emblema della dissolutezza e dell’intrigo.
La figura di Lucrezia Borgia ha assunto diverse sfumature nel corso dei periodi storici. Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno incarnato il simbolo della spietata politica machiavellica e della corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La stessa reputazione di Lucrezia si offuscò in seguito all’accusa di incesto, rivolta da Giovanni Sforza alla famiglia della moglie, a cui si aggiunse in seguito la fama di avvelenatrice: in questo modo venne considerata una femme fatale, partecipe dei crimini commessi dalla propria famiglia.
Uno studio realizzato dagli studenti della classe seconda E del Liceo Classico e Linguistico «L.A. Muratori San Carlo» di Modena, guidato dalla Prof.ssa Marta Soli, in collaborazione con la Direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, Dr.ssa Patrizia Cremonini sulle missive che la Borgia ha inviato al marito, al suocero, al direttore spirituale, ha consentito di capovolgere questa pessima fama e ha mostrato un’immagine nuova, inedita, inaspettata: quella di una donna dotata di una profondità d’animo non comune, di grande fede e sensibilità.
A supporto di questo lavoro è nata l’idea di un approfondimento grafologico delle missive di Lucrezia, basato, come fa la grafologia, sul tracciato grafico e sui segni che corrispondono a caratteristiche dell’individuo. L’obiettivo era di raccogliere indicazioni per arricchire ed eventualmente avvalorare quanto emerso a livello contenutistico.
Di questo si è occupata la Dr.ssa Giorgia Filiossi, grafologa ed esperta di scritture, che ha accolto con entusiasmo e sfida questo studio, appassionandosi sempre più, via via che l’analisi procedeva, alla personalità di una figura storica così controversa e intrigante.
Il resoconto di questi lavori è stato presentato durante una serata organizzata dal Rotary Club Modena Ludovico Antonio Muratori presso il Ristorante “Antica Moka”.
La stimolante analisi delle missive di Lucrezia Borgia, due per la precisione, una risalente al 1501 e una al 1516, delinea il quadro di una personalità complessa, sfaccettata, con aspetti inediti che lo studio contenutistico delle missive aveva già messo in luce e che analisi grafologica conferma. Il confronto tra le due missive, inoltre, mostra aspetti evolutivi della personalità di Lucrezia.
La sua è una scrittura angolosa, con una forte componente maschile: presenta indici di forza, di volontà, di decisione. Portata istintivamente a difendere il proprio Io, tenace nelle sue idee e convinzioni, possiede fermezza di carattere, è esigente con sé e con gli altri. Tuttavia sensibile e ricettiva e potenzialmente vulnerabile. Forte è il livello di emotività e di ‘turbolenza’ interiore che però cerca di controllare e tenere a freno.
Non si modificano gli aspetti dominanti del carattere nella seconda missiva analizzata, ma si accentua l’importanza della componente introspettiva e introversiva e una forte apertura e interesse per il mondo spirituale. Maggiore è la concentrazione su se stessa e la ricerca dell’essenza e del significato profondo delle cose, coerentemente con i contenuti espressi.
Grande interesse e apprezzamento ha suscitato questo viaggio compiuto nell’animo di Lucrezia Borgia che ha consentito di far emergere e dar voce alla sua delicatezza d’animo e profondità spirituale, unitamente alla capacità di far fronte con giustizia e decisione ai compiti di governo, che il suo ruolo di duchessa estense le imponeva (GF).
La serata in compagnia dei giovani studenti del Liceo, di alcuni genitori e rappresentanti di classe, corredata dalla presenza della Prof.ssa Marta Soli e della Direttrice dell’Archivio di Stato, impreziosita dall’analisi grafologica finale della Dr.ssa Giorgia Filiossi ha incantato, divertito e attratto l’attenzione dei Soci e degli Ospiti partecipanti.
Tanto che siamo andati a ristorarci dopo un’ora e mezzo di relazioni senza che si levasse un solo borbottio.
Come presidente di questa annata sono felice che questo service (il volume su Lucrezia è stato stampato grazie al contributo del Club), suggerito dal Socio Enrico Lombardo e da sua moglie Elisabetta, abbia avuto questo meritato successo, che ci abbia fatto conoscere dei ragazzi appassionati e in gamba, che ci abbia dato l’opportunità, regalata dalla direttrice dell’archivio, di potere frequentare anche in un prossimo futuro luoghi cittadini preziosi, ma a volte sconosciuti ai più e che celano radici, storie e segreti che è bello potere scoprire e che ci abbia fatto capire e conoscere le potenzialitá, l’efficacia, l’efficienza e la profondità che l’analisi grafologica può avere. (MP)